I libri Veggie-stan di Sally Butcher e Persiana di Sabrina Ghayour, oltre a essere libri belli, con ottime fotografie e una veste davvero elegante, hanno in comune diversi aspetti.
Intanto trattano entrambi di cucina mediorientale/centro asiatica: se Persiana esplora più in generale i sapori e le ricette dell’Iran e dei paesi limitrofi, Veggie-stan si focalizza in modo più specifico sui piatti vegetariani della stessa area geografica.
Poi, entrambi, mettono l’accento sulle ricette a base di verdure e su una cucina adatta a vegetariani e persino vegani. Persiana, primo libro – del 2014 – di Sabrina Ghayour, chef e scrittrice e organizzatrice di eventi a tema food anglo-iraniana, include sì ricette con carne (specialmente agnello e pollo) e pesce, ma le ricette a base vegetale occupano una posizione centrale e sono davvero appetitose. In totale, compresi i dolci, sono cento.
Veggie-stan, a sua volta, come dice il nome scherzoso (i paesi dell’Asia centrale finiscono tutti in “stan” – Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan e Tagikistan… – dove stan significa molto semplicemente terra) raggruppa ricette vegetariane di una vasta area geografica che può essere appunto ben definita come terra-della-cucina-vegetale. Meravigliose le zuppe, tante le ricette con il riso e golosi tutti gli involtini e le verdure ripiene. L’autrice, Sally Butcher, è scrittrice e cuoca e anima di Persepolis, un rinomato locale (nonché fornito emporio) di cucina orientale a Peckham, Londra (south-east).
Butcher e Ghayour sono entrambe molto apprezzate in Gran Bretagna – diciamo che si dividono il pubblico, via – per la loro capacità di presentare ricette autenticamente mediorientali utilizzando spezie, erbe e ingredienti tipici della regione, ma con un un tocco moderno, vagamente fusion (l’anima inglese c’è e si vede). E non solo: il loro stile è informale, amichevole, quasi scanzonato: l’obiettivo dichiarato è semplificare la cucina mediorientale, rendendola accessibile e invitante, facile da preparare ogni giorno anche per i cuochi meno esperti.
Khobez, i classici hummus, tabulé e baba ghanush, ma anche yogurt in tutti i modi possibili, gli spaghetti di riso persiani, ricette (meravigliose!) con le melanzane tamarindo e zenzero e il semplicissimo, ma fantastico, stufato di carote afgano. Una vera miniera di idee per gli habituè del genere, ma anche per chi ha voglia, una volta tanto, di buttarsi.