Riso alle nespole e formaggio erborinato di capra

Riso alle nespole e formaggio erborinato di capra

Le nespole sono tipiche di giugno. E sono anche piuttosto bizzarre, con tutti quei semi ingombranti (da due a cinque, ma più cinque…) che contengono! Si ammaccano facilmente, quindi sono spesso “bruttine” e, purtroppo, quasi tutte le nespole in vendita in Italia – in particolare sui mercati delle grandi città – provengono dalla Spagna. Cosa che di per sé non sarebbe un problema (troppo) grosso, se non implicasse una raccolta esageratamente precoce: i frutti vengono staccati dall’albero talmente acerbi per affrontare il viaggio, che non fanno in tempo ad acquisire nemmeno lontanamente quella fresca dolcezza che è la loro più desiderabile caratteristica.

Però, il nespolo è un albero che, pur proveniente dal Giappone – conosciuto in Europa solo dal XVIII secolo, il primo albero fu piantato in Italia nel 1812 nell’allora Real Orto Botanico di Napoli – è perfettamente adattato al clima mediterraneo. Quindi se avete la fortuna di assaggiare una “vera nespola” calabrese, siciliana, pugliese o sarda o, meglio ancora, avete un nespolo in giardino, in campagna (la vostra o quella del vicino…) non potrete che amarla.

Oltre a essere buona, dolce ma fresca, una “vera nespola” contiene carotenoidi, flavonoidi e tannini; sali minerali, calcio, sodio, potassio, acqua e fibre; dà senso di sazietà e idrata; ha proprietà antinfiammatorie e diuretiche; aiuta a tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue e ha pochissime calorie (da 30 a 40 per ogni 100 grammi di polpa).

Se avete la pazienza di andare leggere l’articolo apparso sull’Orata Spensierata Digest del giugno 2021 troverete un sacco di altre notizie su questi bei frutti arancioni che sono molto versatili: oltre a essere consumati freschi non sono male in preparazioni dolci, ma anche salate, come insalate e risotti.

Questo non è un risotto – niente soffritto, mantecatura e così via – ma un semplice, semplicissimo riso condito con le nespole e un goloso formaggio erborinato di latte di capra. Se non lo trovate (ma cercatelo, ne vale la pena) usate un Gorgonzola Dop. Unico condimento un cucchiaio d’olio. Non aggiungete sale: va bene così.

Riso alle nespole e formaggio erborinato di capra

Riso alle nespole e formaggio erborinato di capra

Per 4 persone

280 g di riso (Carnaroli o Arborio)

2 cipollotti rossi

4 nespole mature

2 generosi cucchiai di cremoso formaggio erborinato di capra

1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva

2 cucchiai di vino bianco secco

1 pizzico di zucchero di canna

Mondate e lavate i cipollotti, affettateli fini fini per tutta la lunghezza, dal bulbo al gambo. Separate la parte verde e sottile e tenete da parte le rondelline più tenere. In una padella non troppo grande scaldate l’olio, gettatevi i cipollotti, rosolateli brevemente. Bagnateli con il vino e un pochino d’acqua e fateli stufare dolcemente. In ultimo aggiungete un pizzico di zucchero di canna.

Scaldate acqua leggermente salata e, a bollore, gettatevi il riso che cuocerà in circa 15 minuti.

Nel frattempo mondate, lavate, sbucciate le nespole. Eliminate i semi e le pellicine che li avvolgono e riunite la polpa nel vaso del mixer. Aggiungete il formaggio e, appena saranno pronti, i cipollotti. Frullate per ottenere una crema.

Rimettete la padella in cui avete stufato i cipollotti sul fornello, senza pulirla.

Assaggiate il riso: non appena sarà al dente, trasferitelo nella padella con un po’ di acqua di cottura. Aggiungete la crema di cipollotti, nespole e formaggio e mescolate bene.

Versate nei piatti, decorate con le rondelle di gambo di cipollotto e, se volete, con petali di fiori eduli (nella foto fiori di carota e di rosa).

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