Il Gâteau de Metz è un dolce molto semplice. Si può fare in casa con una facilità disarmante e un risultato sempre garantito e, allo stesso tempo, si può gustare nelle più eleganti pasticcerie della città, confezionato in stampi originali che ne celebrano la tradizione.
Metz è il capoluogo della Lorena. O, meglio, oggi è il capoluogo del Dipartimento della Mosella, un tempo anche della Lorena, prima che, nel 2015, la regione confluisse amministrativamente nel Grand Est. La città di Metz si trova tra la Mosella e la Seille – collegate da canali – ed è molto antica; oggi si aggira sui diciottomila abitanti – meno di Sassari – ed è un luogo abitato fin dal III secolo a.C.
Luogo importante per le popolazioni galliche e poi per i Romani, anche nel Medioevo godette di grande rilievo, testimoniato da molti bellissimi edifici civili e religiosi di tutte le epoche storiche, tra i quali spicca l’imponente cattedrale di Santo Stefano in un elegantissimo stile gotico, che però poggia su un oratorio dedicato al santo risalente addirittura al V secolo.
Fu annessa al regno di Francia nel XVI secolo, ma, sia in tempi posteriori, sia a cavallo tra fine XIX e metà XX, fece parte del territorio della Germania in un susseguirsi di dinastie, matrimoni, accordi politici territoriali cui non poteva sottrarsi, vista la posizione geografica in cui si trova.
Però, come a tutto il resto della Lorena, anche a Metz il fatto di essere a metà tra la cultura francese e quella germanica ha sicuramente giovato in fatto di pasticceria. Crostate alla frutta, una serie di dolci composti con le prugne della varietà Mirabelle – vere glorie locali – dolci al cucchiaio tôt-faits, ovvero “facili”, da fare “al volo”, e poi questo gâteau.
Gli ingredienti sono cinque e semplici: vige l’imperativo morale che siano tutti di qualità eccelsa. La forma non è vincolante: il gâteau esiste tondo, quadrato, rettangolare, come vedete nelle due foto. Le quantità indicate – che si possono diminuire, in proporzione, per un dolce più piccolo, ma che vi consiglio di non aumentare troppo per un dolce che risulterebbe eccessivamente grande e quindi difficile da “governare” (piuttosto fatene due!) – vanno bene per uno stampo tondo da 24 centimetri di diametro oppure uno quadrato da 22 di lato.

Gâteau de Metz
200 g di zucchero semolato bianco
200 g di panna fresca
125 g di farina di grano tenero 00
125 g di cioccolato 75% di cacao
4 uova
burro e farina per la tortiera
cacao amaro in polvere
Imburrate e infarinate una tortiera, possibilmente del tipo apribile, e tenetela da parte. Accendete il forno in modalità non-ventilato e portatelo a 170 – 180°.
Il cioccolato dev’essere râpé à la main; ovvero: prendete il blocco, sistematelo su un tagliere e lavorate con un coltello pesante. No alle gocce di cioccolato, assolutamente no all’uso di qualsiasi mezzo meccanico. A mano, dev’essere fatto.
In una ciotola montate le uova con lo zucchero con le fruste elettriche (ecco: se si può fare meno fatica usando le fruste elettriche sono la prima a dirlo) fino a che non siano moooolto spumose e praticamente bianche.
Unite la farina accuratamente setacciata e amalgamate, sempre con le fruste.
Ora aggiungete il cioccolato e passate a mescolare con una marisa di silicone. Per ultima aggiungete la panna.
Versate il composto nella tortiera e infornate. Cuocete per 30 minuti.
Et voilà. Per servire cospargete la superficie con caco amaro. E poi abbinateci panna liquida o montata, oppure gelato alla crema o alla vaniglia. Persino un cucchiaino di confettura di prugne, se vi piace.